DECRETO SALVA CASA: la sanatoria che diventa legge | PrestiValore
 

DECRETO SALVA CASA: la sanatoria che diventa legge

14 Ottobre 2024
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Il Decreto Salva Casa è un provvedimento normativo che mira a regolarizzare le piccole irregolarità edilizie presenti in molti immobili italiani, agevolando i proprietari nella messa in regola delle loro proprietà. Il decreto si inserisce in un contesto più ampio di riforme urbanistiche volte a semplificare le procedure burocratiche e a promuovere la legalità nel settore immobiliare.

Cos’è il Decreto Salva Casa?

Il Decreto Salva Casa, entrato in vigore il 30 maggio 2024, ha concluso il suo iter parlamentare ed è diventato legge.

La normativa affronterebbe tutte quelle problematiche legate alle irregolarità edilizie, con l’obiettivo di semplificare la regolarizzazione di immobili che presentano difformità rispetto alle normative vigenti.
La misura parrebbe di fatto rivolta principalmente a quei proprietari di immobili che, per vari motivi, non sono riusciti a sanare irregolarità di piccola entità.

La delibera prevede, quindi, tutta una serie di norme, nello specifico:

  • maggiori tolleranze costruttive;
  • nuovi requisiti di abitabilità;
  • cambio di destinazione d’uso;
  • recupero dei sottotetti.

Tale provvedimento, che facilita di fatto l’accesso alla conformità urbanistica, parrebbe rispondere alla mancanza di spazi abitativi così come alle esigenze di studenti e lavoratori.

Maggiori tolleranze costruttive

Una delle novità introdotte dal Decreto Salva Casa riguarda appunto le tolleranze costruttive.

In passato, piccole difformità rispetto ai progetti autorizzati potevano comportare gravi problemi legali. Ora, la regolamentazione italiana consentirebbe di regolarizzare differenze costruttive rispetto le misure progettuali originarie.

Per tutti quegli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, tutte quelle piccole difformità non costituiranno violazione edilizia se contenuti entro i seguenti limiti:

  • 6% se l’abitazione non supera i 60 metri quadrati;
  • 5% per le superfici tra i 60 e i 100 metri quadrati;
  • 4% per le superfici tra i 100 e i 300 metri quadrati;
  • 3% per le superfici tra i 300 e i 500 metri quadrati;
  • 2% per le superfici superiori a 500 metri quadrati.

In pratica, queste maggiori tolleranze costruttive permettono ai proprietari di non incorrere in sanzioni per lievi errori o modifiche involontarie durante la costruzione.
Questa disposizione è particolarmente utile per coloro che hanno costruito o ristrutturato la loro casa e si trovano con piccole difformità rispetto ai piani approvati.

Nuovi requisiti di abitabilità

Piani come il Decreto Salva Casa introducono anche importanti aggiornamenti sui requisiti di abitabilità degli immobili. Tra questi, una delle innovazioni più rilevanti riguarda l’introduzione di nuove soglie minime di altezza per gli ambienti abitabili.

In particolare, le altezze minime sono state leggermente ridotte per consentire una maggiore flessibilità nella gestione degli spazi interni:

  • con un’altezza minima di 2,40 metri e una superficie di 28 metri quadrati nel caso di bilocali;
  • con un’altezza minima di 2,40 metri e una superficie di 20 metri quadrati nel caso dei monolocali.

Inoltre, tale normativa prevede che le abitazioni possano essere dichiarate abitabili anche se non rispettano pienamente i requisiti tradizionali. Tuttavia gli interventi di miglioramento previsti non devono pregiudicare la salubrità e la sicurezza degli ambienti.

Questo consentirebbe, ad esempio, di rendere abitabili locali interrati o seminterrati purché siano stati adeguatamente riqualificati in termini di isolamento termico e ventilazione.

Cambio di destinazione d’uso

La delibera, inoltre, semplificherebbe le procedure per il cambio di destinazione d’uso degli immobili. Questa misura è particolarmente rilevante in contesti urbani dove l’evoluzione delle esigenze abitative e commerciali richiede una maggiore flessibilità.

Se il cambiamento della destinazione d’uso non richiede lavori edilizi, oppure se i lavori rientrano negli interventi minori previsti, allora si considererà un mutamento senza opere.

È bene ricordare che, anche se non si eseguono lavori edilizi, il cambiamento della destinazione d’uso è considerato rilevante se comporta l’assegnazione dell’immobile a una diversa categoria funzionale rispetto a quella originaria.

Recupero dei sottotetti

Al fine di incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo, gli interventi di recupero dei sottotetti sono comunque consentiti.

La norma prevede infatti la riqualifica di sottotetti ad uso abitativo, purché nei limiti e secondo le procedure previste dalla legge regionale. Devono comunque venire rispettate le seguenti condizioni:

  • non siano apportate modifiche nella forma e nella superficie all’area del sottotetto come delimitata dalle pareti perimetrali;
  • sia rispettata l’altezza massima dell’edificio assentita;
  • i limiti di distanza vigenti all’epoca della realizzazione dell’edificio.

Il decreto permette anche di apportare modifiche alle coperture atte a garantire un’adeguata ventilazione naturale favorita dalla dimensione e tipologia delle finestre, dai riscontri d’aria e dall’impiego di mezzi di ventilazione naturale ausiliari.

Prestiti agevolati per i proprietari di immobili

Il Decreto Salva Casa rappresenta un’opportunità per tutti i proprietari di immobili con piccole irregolarità edilizie. Ti sarà di fatto possibile sanare difformità minori così che l’unità abitativa risulti conforme secondo i limiti di legge.

Tuttavia, interventi come la riqualificazione o anche solo la ristrutturazione di un immobile possono comportare costi improvvisi. In questi casi, noi di PrestiValore possiamo offrirti soluzioni di finanziamento su misura per affrontare queste spese.

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