L’Opzione Donna rappresenta una misura di pensionamento anticipato riservata alle lavoratrici italiane, introdotta con l’intento di offrire maggiore flessibilità e agevolare l’uscita anticipata dal mondo del lavoro. Tra i principali vantaggi vi è la possibilità di accedere alla pensione anticipata con requisiti anagrafici e contributivi specifici, nonché l’opportunità di pianificare con maggiore serenità il proprio futuro pensionistico.
Cos’è l’Opzione Donna?
Prima di parlare di Opzione Donna è bene fare un breve riassunto sul discorso pensione anticipata, uno dei temi che ha subito importanti variazioni durante il corso dell’anno.
Sì perché, prima del nuovo bilancio di legge, per avere diritto al trattamento pensionistico anticipato che consentiva ai lavoratori di accedere alla pensione prima dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, era necessario avere almeno 62 anni e un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.
Detto questo, come cambia la pensione anticipata?
Dopo il nuovo bilancio di legge, la pensione anticipata richiede il compimento del 64° anno di età e almeno 20 anni di contributi effettivi.
Ci sono, tuttavia, diverse misure e opzioni per chi desidera beneficiare della pensione anticipata, una di queste, l’opzione donna.
E quindi, cos’è l’Opzione Donna?
L’Opzione Donna è una misura sperimentale, riservata alle lavoratrici italiane, attraverso cui beneficiare del pensionamento anticipato. L’introduzione dell’Opzione Donna ha come obiettivo quello di rispondere a specifiche richieste sociali e lavorative, offrendo una soluzione alle lavoratrici in difficoltà.
L’Opzione Donna permetterebbe di fatto alle donne di andare in pensione prima rispetto ai requisiti standard della pensione anticipata. Pensione che viene ricalcolata attraverso il sistema contributivo, spesso risultante meno favorevole rispetto al metodo retributivo.
Chi può usufruire dei vantaggi offerti da Opzione Donna?
Abbiamo visto come l’Opzione Donna permetterebbe la coniugazione tra vita lavorativa ed esigenze personali, offrendo maggiore flessibilità al cittadino in termini di contributi.
Tuttavia, per beneficiare dei vantaggi offerti dalla nuova misura pensionistica, è necessario soddisfare alcuni requisiti:
- aver raggiunto 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023;
- aver compiuto, entro il 31 dicembre 2023, 61 anni di età (requisito ridotto a 59 anni con 2 o più figli a carico e a 60 anni di età con un solo figlio).
Inoltre, possono accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna le donne che:
- assistono, al momento della richiesta, il coniuge (o un parente di primo grado convivente) con handicap in situazione di gravità (dettesi caregiver);
- hanno un riconoscimento di una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;
- sono state licenziate o sono dipendenti da imprese in difficoltà economica.
Differenza tra sistema retributivo e sistema contributivo
Facciamo chiarezza tra sistema retributivo e sistema contributivo.
Il sistema retributivo calcola la pensione sulla base delle ultime retribuzioni e non sull’ammontare totale dei contributi versati, ciò significa che per chi ha avuto un aumento significativo del salario (soprattutto verso la fine della propria carriera lavorativa) potrebbe beneficiare di alcuni vantaggi durante il conteggio pensionistico.
Al contrario, il sistema contributivo calcola la pensione sull’ammontare totale dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa, senza tenere conto delle ultime retribuzioni percepite o dell’anzianità di servizio.
Sicché più equo, il sistema contributivo potrebbe risultare penalizzante per coloro i quali hanno avuto un aumento del proprio salario solamente verso la fine della carriera lavorativa.
Dal 1° Gennaio 2012, con la riforma Fornero, il sistema contributivo è diventato l’unico criterio di calcolo delle pensioni, tra cui l’opzione donna, sostituendo il precedente sistema retributivo. È pertanto consigliabile fare le dovute considerazioni e valutazioni prima di decidere come procedere al calcolo del proprio fondo pensionistico.
Come richiedere l’agevolamento pensionistico con Opzione Donna?
Ti ricordiamo che per accedere alla pensione anticipata con Opzione Donna le lavoratrici che abbiano maturato, entro il 31 dicembre 2023, un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica pari a 61 anni (59 anni con due o più figli o 60 con un solo figlio a carico).
È possibile effettuare domanda per il calcolo della pensione con l’Opzione Donna attraverso i seguenti metodi:
- presentare la domanda online all’INPS attraverso il servizio online dedicato (consultabile qui);
- fare richiesta attraverso il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
- fare richiesta tramite enti di patronato e intermediari dell’Istituto attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Se stai considerando l’Opzione Donna per anticipare la pensione e hai bisogno di supporto finanziario per gestire le spese impreviste, potrebbe tornarti utile conoscere opzioni come l’anticipo del TFS e i prestiti per pensionati. Ricorda che puoi accedere a prestiti e finanziamenti tramite un istituto finanziario come PrestiValore!
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